PMI: Registro delle Imprese Innovative
28 Febbraio 2017
Agevolazioni
Ing. Pietro Bettello
Vuoi Iscriverti al Registro delle Imprese Innovative?
Allo scopo di sostenere innovazioni di tipo tecnologico all’interno del tessuto produttivo nazionale, il Decreto Legge 3/2015 (Investment Compact) ha esteso larga parte delle misure già previste a favore delle startup innovative ad una platea di imprese molto più ampia: le PMI innovative, vale a dire tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturazione.
Sei una PMI Innovativa?
Per poter usufruire dei benefici previsti è necessario iscriversi al registro delle PMI innovative e per poter effettuare tale iscrizione la PMI deve possedere i seguenti requisiti:
- avere la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;
- le azioni non devono essere quotate su un mercato regolamentato;
- l’impresa deve aver già depositato un bilancio certificato al Registro Imprese;
- il fatturato annuo non deve superare i 50 milioni di euro oppure il totale di bilancio annuo non deve superare i 43 milioni di euro;
- gli occupati dell’impresa devono essere meno di 250;
- l’impresa deve avere almeno due di questi requisisti:
- volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione in misura uguale o superiore al 3% della maggiore entità fra costo e valore totale della produzione della PMI innovativa. Dal computo per le spese in ricerca, sviluppo ed innovazione sono escluse le spese per l’acquisto e per la locazione di beni immobili; nel computo sono incluse le spese per acquisto di tecnologie ad alto contenuto innovativo. Ai fini del presente decreto, in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono altresì da annoverarsi tra le spese in ricerca, sviluppo e innovazione: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del piano industriale; le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati come definiti dall’articolo 25, comma 5, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca, sviluppo e innovazione, inclusi soci ed amministratori; le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso. Le spese risultano dall’ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa;
- impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al quinto della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a un terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270;
- titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie di almeno una privativa industriale, relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero titolarità’ dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché’ tale privativa sia direttamente afferente all’oggetto sociale e all’attività di impresa.